Immaginate già di viaggiare per il mondo mano nella mano, una volta in pensione? Per mantenere il vostro tenore di vita e finanziare i vostri progetti, iniziate subito a pianificare la vostra previdenza!

Perché la previdenza privata è importante per garantirvi un futuro di coppia sereno?

  1. Colmare le lacune del 1° e 2° pilastro

    Alla pensione, l’insieme delle prestazioni del 1° e del 2° pilastro equivalgono generalmente a circa il 60% del vostro ultimo salario. Per supplire alla somma mancante, è essenziale provvedere a una forma di risparmio personale.

  2. Assicurarvi un reddito sufficiente in caso di malattia o infortunio

    Se uno di voi rappresenta la principale fonte di reddito della coppia, in caso di malattia o di infortunio le ripercussioni sulla situazione finanziaria della vostra economia domestica potrebbero essere gravi. Nel caso di un evento sfortunato, un’assicurazione vita può garantirvi un reddito sufficiente. 

Buono a sapersi

  • Il vostro stato civile può avere delle conseguenze significative a livello di previdenza:

    • Se siete sposati o in un’unione domestica registrata


      -In caso di decesso: il congiunto superstite avrà diritto a una rendita per superstiti AVS e LPP (e LAINF in caso di decesso dovuto a incidente) 

      -In caso di separazione: i contributi all’AVS sono condivisi e l’avere del 2° pilastro (accumulato nel corso del matrimonio/dell’unione) viene suddiviso in parti uguali. Gli averi del 3° pilastro sono divisi in base al regime adottato (separazione dei beni o meno).
       

    • Se siete in un concubinato
       

      -In caso di decesso: il congiunto superstite non percepirà nessuna rendita per superstite AVS. Il versamento della rendita per superstiti LPP dipende dal regolamento della cassa pensioni. 

      -In caso di separazione: nessuna condivisione dei contribuiti all’AVS, né l’avere delle casse pensioni, né quello del 3° pilastro.

  • Se vivete in concubinato da almeno 5 anni, spesso avete la possibilità di notificare il vostro partner alla cassa pensioni come beneficiario in caso di decesso.

Domande e risposte

Qual è la migliore soluzione di risparmio in vista della mia pensione e di quella del mio congiunto? Meglio optare per una banca o un assicuratore?

Le due soluzioni offrono dei vantaggi distinti e si possono completare a vicenda. Il consiglio di uno specialista può aiutarvi a scegliere la soluzione più adatta in base alle vostre aspettative e alla vostra situazione. 

Le soluzioni proposte da un assicuratore, tuttavia, offrono un vantaggio interessante per i vostri cari: in caso di decesso, i vostri beneficiari avranno accesso al vostro capitale senza dover attendere la liquidazione della successione. Questo perché la prestazione di un’assicurazione vita non rientra nel patrimonio successorio ed è versata anche in caso di rinuncia all’eredità.

Posso designare liberamente il beneficiario del capitale del mio 3° pilastro in caso di decesso?

Dipende dal tipo di previdenza che avete scelto, ovvero il pilastro 3a o 3b. 

Nel caso di un pilastro 3a, la lista dei beneficiari è definita per legge con modifiche consentite ma molto limitate. La clausola beneficiaria standard è stabilita come segue e prevede delle differenze di trattamento a seconda che siate sposati/in un’unione domestica registrata o in un concubinato: 


1. Il congiunto superstite o il partner registrato superstite; 
2. I discendenti diretti e le persone fisiche al cui sostentamento la persona defunta ha provveduto in modo considerevole oppure la persona che ha convissuto ininterrottamente con quest’ultima durante i cinque anni immediatamente precedenti il decesso o che deve provvedere al sostentamento di uno o più figli comuni;
3. I genitori; 
4. I fratelli e le sorelle; 
5. Gli altri eredi. 


Nel quadro di un pilastro 3b, avete la piena libertà di designare i beneficiari.

Come pianificare la propria previdenza in caso di sostanziale differenza di reddito tra i due congiunti?

Indipendentemente dalla situazione, è importante poter mantenere un’indipendenza finanziaria. Fate dunque in modo che ciascun membro della coppia costituisca un risparmio, anche nei periodi in cui uno dei due non lavora o riduce il proprio grado di occupazione.